L'Autore

Lina Maria Ugolini

(Catania, 1963) vive sospesa tra la Sicilia e il Gargano. Figlia e nipote d’arte, unisce all’attività di scrittrice, poetessa e contafiabe, quella di musicologa. Forgiatrice di forme e linguaggi è autrice di romanzi, manuali, poesia e saggi di carattere creativo per vari editori. È docente titolare di Analisi delle forme poetiche, Storia del teatro musicale e Drammaturgia musicale presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia, Rodi Garganico. Tutta la sua attività e i suoi libri sul sito www.linamariaugolini.it

L'Illustratore

Giorgia Biancini

Nasce a Fabriano nel 1990. nel 2009 muove i suoi primi passi nel mondo dell’illustrazione iscrivendo- si all’Accademia di Belle Arti di Macerata; prosegue il suo cammino frequentando, nel 2013 il Master Ars in Fabula in illustrazione per l’edito- ria. Attualmente vive a Verona, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, dedicandosi allo studio e al disegno.

Collana: Jeunesse ottopiù
Brossura con elastico 96
Illustrazioni: Giorgia Biancini
ISBN: 9788895689203

Lina Maria Ugolini

Rossini. Piano Pianissimo, Forte Fortissimo.

“Proprio quel giorno, in via del Duomo a Pesaro, nacque un bambino. Suo padre, Giuseppe Rossini, suonava la trombetta e il corno. La mamma, Anna Guidarini, era una bella ragazza che cuciva cappelli e cantava da soprano con voce d’angelo.
Si racconta che le doglie del parto lacera- vano la donna distesa sul letto e che accanto a questo letto ci fossero le statuette di alcuni santi. Anna li supplicava d’alleviare il proprio dolore, quando a un tratto cominciò a soffiare un forte vento e a piovere con fragore.
Il tuono di un fulmine fece cadere dal comodino tutte le statuette ad eccezione di quella di San Giacomo. All’improvviso il vento cessò, la pioggia finì e il pianto pieno di respiro di un bel bambino salutò la vita. I genitori decisero di chiamarlo Gioacchino, il figlio benedetto da un santo e da una notte di pioggia passeggera.
Quel bambino crescendo sarebbe diventato il grande Gioacchino Rossini ma per questa nostra storia è solo Gioacchin Burrasca…”